Una storia lunga 76 anni
– Nacque tutto con una “sporta”, una capiente cesta intrecciata in paglia di mais,
utilizzata generalmente dalle massaie per il trasporto di prodotti alimentari o agricoli. –
Prima ancora della fine della Seconda Guerra Mondiale, alle porte della città di Udine, Elisa Maria – madre di Vittorio e Liliana, nonché moglie di Angelo Vicario – assunse l’incarico di raccogliere le sporte intrecciate dalle signore di paese e destinate, poi, alle varie cittadine limitrofe e ad altre zone d’Italia.
Col tempo, però, a Maria venne l’intuizione di abbellire le sporte di paglia con delle semplici ma eleganti decorazioni floreali che, però, le conferirono tutti i connotati per divenire delle vere e proprie borse intrecciate, tanto da essere subito apprezzate e acquistate dalle esigenti mogli degli ufficiali tedeschi che al tempo occupavano ancora la regione Friuli-Venezia Giulia.
Dopo il 1945, finita la guerra, la famiglia Vicario sviluppò maggiormente la produzione di queste borse in paglia tradizionali anche grazie all’aiuto delle signore del posto, abili maestre nella lavorazione della paglia di mais.
La loro particolarità e unicità attirarono, di lì a poco, l’interesse di commercianti e grossisti di diverse zone d’Italia che contribuirono certamente alla loro diffusione – negli anni ’50 e ’60 – anche in altri mercati europei come Germania, Regno Unito, Austria e Francia.
Nel frattempo, l’attività di famiglia proseguì con il figlio Vittorio e con sua moglie Alma utilizzando, ora, anche altre tipologie di materiali naturali e sintetici. Dal 1973 il brand name dell’azienda diventa ufficialmente “Alma Tonutti”, prendendo appunto il nome dalla sig.ra Alma Tonutti.
Le collezioni sono ora più ampie, belle e curate con una vasta gamma di accessori (manici in legno, accessori in metallo, decorazioni di vario tipo, ecc.). Si iniziò, poi, a partecipare a diverse fiere del settore in Italia che permisero di far conoscere maggiormente il marchio anche al di fuori dei confini italiani.
Nei primi anni ’80 l’attività – fino a quel momento casalinga – si trasferì in un edificio (sempre a Tavagnacco, UD) di maggiori dimensioni in cui veniva svolta sia l’amministrazione, così come tutta la fase produttiva, che fu decisamente incrementata anche grazie all’utilizzo di macchinari per velocizzare alcune lavorazioni.
Nel frattempo, anche i due figli – Fabio e Cristian Vicario – fecero il loro ingresso nell’azienda di famiglia che aveva raggiunto dei volumi di vendita considerevoli per quegli anni, raggiungendo anche mercati lontani come il Giappone e il Canada.
Dagli anni 2000, la produzione si diversifica e si amplia con l’introduzione di altri materiali naturali, come la pelle e il cotone, nonché con la selezione di tessuti e filati sintetici di eccellente qualità, ma mantenendo sempre fede alla tradizione dell’intreccio, vero mantra dell’azienda.
– La storia di ALMA TONUTTI prosegue ancora oggi con Fabio Vicario che, con perseveranza e orgoglio,
porta avanti la tradizione di famiglia iniziata dai suoi nonni 76 anni prima in un paesino del Friuli centrale. –